mercoledì 15 ottobre 2014

RIAPRE IL PRIMO TRAFORO DELLE ALPI

CRISSOLO (CN) - Riapre oggi il Buco di Viso, noto per essere il primo traforo alpino mai realizzato, dopo 2 mesi e mezzo di lavori necessari per il ripristino di un sicuro transito. Il Buco di Viso è una galleria che si trova nel Colle delle Traversette, sotto il Monte Granero, nel gruppo del Monviso, che collega con un percorso leggermente in salita il territorio di Crissolo (Italia) ad un'altitudine di 2’882 metri sul mare con quello di Ristolas (Francia).

L'imbocco sul versante italiano del Buco di Viso
L'imbocco sul versante italiano del Buco di Viso


 La realizzazione di quest’opera si deve all'iniziativa del Marchese di Saluzzo, Ludovico II Del Vasto che diede il via ai lavori di scavo nell'estate del 1479 nel versante Est della montagna -quello italiano- e si conclusero in quello opposto alla fine dell’estate dell’anno 1480. In origine la galleria misurava circa 100 metri di lunghezza mentre oggi ne misura soli 75 a causa dell'erosione dei fianchi della montagna.

La sezione del Buco di Viso

 Il progetto di recupero di questo storico percorso ha visto la collaborazione dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Cuneese, del Parc Régional du Queyras, della Réserve Nationale Ristolas-Mont Viso, dei Comuni di Crissolo e Ristolas, dei gestori dei rifugi alpini prossimi ai versanti interessati, del Club Alpino Italiano e dell’I.P.L.A. e della Regione Piemonte. Il lavoro realizzato ha riguardato la progettazione, la realizzazione delle opere di ripristino della galleria e la relativa la messa in sicurezza, oltre la sostituzione, l’integrazione della segnaletica escursionistica e il miglioramento della percorribilità dei sentieri.


 Per raggiungere il Buco di Viso, o “Përtus dël Viso” in dialetto piemontese o "Pertuis du Viso" in francese, si parte dal Pian del Re, dove nasce il fiume Po, a circa 2.020 metri di altitudine, imboccando il sentiero V16 che porta al colle delle Traversette. Il dislivello da affrontare è di 800 metri, ma le pendenze sono abbastanza dolci e in circa due ore e mezzo si arriva a destinazione. Una grande occasione per scoprire le radici d'Italia e d'Europa: percorrere un pezzo nello spazio è un po' anche tornare idelamente indietro nel tempo.

Video ufficiale che celebra la riapertura del Buco di Viso

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